Come custodire la chitarra

miglior custodia per chitarraLa chitarra è uno strumento reso vivo dal legno di cui è composto. Questa è più di una metafora, visto che i milioni di minuscoli fori del legno sono suscettibili alle variazioni delle condizioni esterne e, contraendosi o espandendosi, fanno praticamente “respirare” la chitarra. Occorre tenere in considerazione questa cosa, perché il suono stesso può variare anche sensibilmente come conseguenza di questi “respiri”.

 

Soprattutto l’umidità dell’ambiente, ma anche altri agenti esterni, come luce e calore, oppure la posizione in cui conserviamo la chitarra, nonché le sollecitazioni musicali a cui la sottoponiamo, tutto questo contribuisce a cambiare o conservare il “carattere” dei nostri preziosi strumenti. Soprattutto quelli acustici o quelli di liuteria sono più soggetti a questo fenomeno, dato che sono costruiti con legni, colle, resine e vernici più delicate e traspiranti. Perciò se non volete avere brutte sorprese, come variazioni timbriche o peggio anche rotture, dovreste prestare molta cura a come custodite la chitarra.

Innanzi tutto il luogo in cui si ripone la chitarra dovrebbe essere un luogo non troppo esposto a luce, calore e variazioni di umidità. In generale la situazione ideale è quella in cui anche noi ci sentiamo a nostro agio, perciò non troppo vicino a caloriferi o condizionatori, non in una cantina umida o cose del genere, ma in un luogo equilibrato dove le variazioni di calore ed umidità siano minime.

L’accessorio che serve a custodire la chitarra è naturalmente la custodia per chitarra. Questa dovrebbe essere un astuccio rigido con chiusura ermetica, in cui riporre lo strumento assieme ad un paio di bustine di gel di silice per regolare gli eccessi di umidità. Per prolungarne la durata, la chitarra dovrebbe essere ben pulita quando la si conserva nella custodia, per questo rimando ai consigli su come pulire la chitarra.

Altro fondamentale aspetto è il trasporto della chitarra. Se vi muovete in auto, lo strumento dovrebbe viaggiare con voi nell’abitacolo e mai riposto nel baule, soprattutto nelle stagioni più fredde o calde. Quando scendete portate con voi anche la chitarra e non lasciatela in balia del tempo in macchina.

Nello studio potete lasciare la chitarra su di un apposito stand, seguendo i consigli di cui sopra. Se l’ambiente è troppo secco, potete mettere di fianco alla chitarra un vassoio con dell’acqua per aumentare l’umidità. In questo caso sarà necessario un igrometro per sapersi regolare, tenendo presente che la giusta umidità per la chitarra dovrebbe essere sul  50 – 65 %, ma anche piccole fluttuazioni sono tollerate. L’importante è non scendere sotto il 35 % di umidità, perciò in quel caso è meglio umidificare l’ambiente.

Altro importante particolare da osservare è di mantenere la tensione delle corde sul manico. Sono assolutamente da evitare corde lasciate “molli” per alleggerire il carico sullo strumento. La chitarra e il suo manico sono stati studiati e costruiti per sopportare una certa tensione, che deve rimanere tale, se si vogliono evitare torsioni o strane incurvature.

Infine, tenete presente che le fibre del legno hanno bisogno della stimolazione del suono per rendere al meglio, per cui non dimenticate di suonare regolarmente le vostra chitarra per fare in modo che la sonorità non si chiuda, ma rimanga sempre brillante e piena di armonici.

by Wenz

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2 commenti

  1. Salve,
    a proposito di umidità, avrei bisogno di sapere come usare il Crafter GHC-200. E’ un regalo, non ne conosco l’uso. Non saprei a che temperatura e umidità min e max regoraralo, poi ho visto che ha una specie di spugnetta all’interno…si deve inumidire? Con acqua di rubinetto?
    Le istruzioni sono alquanto scarne e prima di mettere qualcosa di “umido” nella chitarra voglioio essere sicuro di non fare danni.
    grazie
    saluti
    Giovanni

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