Steve Vai, preparazione, educazione e sudore!

Steve Vai, preparazione, educazione e sudore!
Steve Vai in concerto

Steve Vai ha ormai un curriculum artistico che lo pone a pieno titolo tra i più autorevoli chitarristi elettrici attualmente in attività. Di origine italiana, è nato nel 1960 ed ha venduto circa 15 milioni di dischi vincendo tre premi Grammy Awards. Ha avuto collaborazioni prestigiose tra cui Frank Zappa, Alcatrazz, David Lee Roth e Whitesnake. Assieme a Joe Satriani ha fondato il G3, un concerto d’esibizione virtuosistica per chitarra elettrica che continua le sue tournè dal 1996. Ha partecipato con le sue musiche o anche personalmente ad alcuni film, tra cui “Mississippi Adventure” (Crossroads, di Walter Hill), nel quale recitava la parte di Jack Butler, un chitarrista ispirato dal demonio. Insomma direi che come curriculum non è male.

Dopo questa breve ma necessaria presentazione, mi vorrei focalizzare su come Steve Vai ha imparato a suonare la chitarra. Allora diciamo che sembra abbia cominciato a suonarla intorno ai tredici anni, per poi essere allievo di Joe Satriani l’anno successivo. Quindi possiamo dire che ha avuto un buon maestro già da subito, un noto artista e didatta (peraltro entrambi sono di origini italiane), che annovera tra i suoi allievi chitarristi come Kirk Hammett dei Metallica, David Bryson dei Counting Crows, Larry LaLonde dei Primus e Alex Skolnick dei Testament, oltre a Vai.

Intorno ai diciotto anni Steve Vai frequentò il Berklee College of Music, la prestigiosa istituzione scolastica musicale di Boston, che ha sempre avuto tra i suoi insegnanti grandi musicisti. All’epoca uno di questi era Frank Zappa. In questa scuola poté avere una preparazione solida e completa, che gli permise di poter sostenere un’audizione proprio con Frank Zappa all’età di diciannove anni. Zappa fu molto impressionato, tanto che utilizzò Vai per trascrivere i suoi soli di chitarra e pubblicarli. In seguito Steve Vai entrò a fare parte della band di Zappa e collaborò con lui per la composizione di alcuni brani. Prese perciò parte al tour, durante il quale Zappa soprannominò Vai come “little Italian virtuoso” oppure “stunt guitar” o anche “impossible guitar parts”, a testimonianza del talento virtuoso di questo giovane chitarrista.

Dopo aver lasciato Zappa nel 1982, Vai andò in California dove registrò il suo primo album, “Flex-able”, nel 1983, da cui cominciò la sua carriera solistica e i favolosi risultati di cui dicevamo prima.

Riassumendo possiamo dire che il signor Vai ha potuto fare quello che ha fatto grazie al talento che aveva, ma anche grazie agli insegnamenti di grandi maestri e artisti che ha potuto frequentare, lo studio scolastico in un’istituzione di qualità e il lavoro umile che ha fatto per maturare musicalmente. Per dirla alla Edison: il genio, più che ispirazione è sudore!

by Wenz

 

 

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